Cdp e Banca Centrale Tunisina siglano un contratto da 50 milioni di euro per promuovere l’energia rinnovabile in Tunisia.
Il 28 agosto, a Tunisi, la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e la Banca centrale tunisina (Bct) hanno firmato un contratto di finanziamento per un credito d’aiuto da 50 milioni di euro. Questo accordo rappresenta un passo concreto a seguito dell’intesa siglata il 17 aprile 2024 a Cartagine, in occasione della visita in Tunisia del presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. L’obiettivo principale dell’accordo è quello di rafforzare la partnership tra Italia e Tunisia nel settore energetico.
La firma del contratto è avvenuta tra il governatore della Banca centrale tunisina, Fethi Zouhaier Nouri, e, per parte italiana, Antonella Baldino, responsabile per la Business promotion and portfolio management International cooperation di Cdp. La cerimonia si è svolta alla presenza dell’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Alessandro Prunas, e di rappresentanti del ministero tunisino dell’Economia e Pianificazione.
Il finanziamento si inserisce all’interno di un quadro più ampio di riforme strutturali nel settore energetico tunisino, mirate a favorire la produzione autonoma di energia elettrica da fonti rinnovabili. L’obiettivo è ridurre significativamente la dipendenza della Tunisia dai combustibili fossili, un passo cruciale per migliorare la sostenibilità finanziaria ed ambientale del Paese.
Questo intervento finanziario si allinea perfettamente con le strategie di cooperazione internazionale tra Italia e Tunisia, consolidando la collaborazione tra i due Paesi in un settore chiave come quello energetico. L’accordo non solo promuove l’adozione di energie rinnovabili, ma avrà anche un impatto positivo sulla transizione ecologica della Tunisia, permettendo di ridurre le emissioni di gas serra e di contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.
Il credito di 50 milioni di euro rappresenta un importante strumento per sostenere la transizione energetica della Tunisia, fornendo risorse essenziali per investimenti in nuove infrastrutture e tecnologie sostenibili. Questo permetterà al Paese di aumentare la propria indipendenza energetica, riducendo i costi legati all’importazione di combustibili fossili e migliorando la stabilità economica a lungo termine.