A luglio 2024 l’occupazione in Italia raggiunge un record storico con oltre 24 milioni di occupati e il tasso di disoccupazione al 6,5%.
A luglio 2024, il numero di occupati in Italia ha superato per la prima volta i 24 milioni, segnando un record storico per il Paese. Questo risultato positivo è accompagnato da un aumento del tasso di occupazione, che ha raggiunto il 62,3%, il livello più alto mai registrato. Parallelamente, il tasso di disoccupazione è sceso al 6,5%, il valore più basso dal marzo 2008. Tuttavia, nonostante questi segnali incoraggianti, si registra un incremento nel numero di inattivi, ossia quelle persone che non lavorano e non cercano un’occupazione.
I dati, pubblicati dall’Istat, confermano una crescita dell’occupazione che coinvolge anche le donne e vede un consolidamento tra i lavoratori autonomi. Il governo ha accolto con favore questi risultati. La premier Giorgia Meloni ha sottolineato come l’Italia stia registrando una crescita superiore a quella di altre nazioni europee, nonostante il difficile contesto economico globale. “I dati macroeconomici sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia”, ha affermato la premier, aggiungendo che i risultati confermano la correttezza delle politiche attuate dal suo governo. Anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha evidenziato che le misure adottate stanno dando risultati concreti, ma ha ribadito la necessità di continuare a lavorare, soprattutto a favore di giovani e donne.
Dall’opposizione, però, non mancano critiche. Arturo Scotto del PD ha invitato il governo a mantenere un tono più cauto, sottolineando che molti dei nuovi posti di lavoro potrebbero essere stagionali, influenzati dal periodo estivo.
I dati Istat rivelano che a luglio si contano 24 milioni e 9mila occupati, con un incremento di +56mila unità su base mensile (+0,2%) e di +490mila su base annua (+2,1%). Tra le categorie professionali, si evidenzia la crescita degli autonomi, che raggiungono 5 milioni e 233mila lavoratori, mentre i dipendenti subiscono un lieve calo mensile. Il tasso di disoccupazione giovanile è sceso al 20,8%, mentre quello di inattività ha registrato un aumento, portandosi al 33,3%.
A livello europeo, anche l’Eurozona ha visto un calo della disoccupazione, che è scesa al 6,4% a luglio, rispetto al 6,5% di giugno. Nell’UE, la disoccupazione è rimasta stabile al 6%. Tra i Paesi con i tassi più bassi si trova la Repubblica Ceca, con il 2,7%, mentre la Spagna continua ad avere il tasso più elevato, con l’11,5%.