Stellantis torna nell’ACEA, ma annuncia 90 licenziamenti a Melfi. Sindacati in protesta per salvare i posti di lavoro.
Stellantis, uno dei maggiori gruppi automobilistici europei, ha annunciato l’intenzione di rientrare nell’ACEA, l’associazione dei costruttori europei di auto, dalla quale era uscita il 1° gennaio 2023. La notizia, anticipata dal sito tedesco News.de, è stata confermata dal gruppo stesso. “Stellantis, il secondo costruttore europeo, conferma che intende presentare domanda di adesione all’ACEA”, ha dichiarato l’azienda. Questo ritorno potrebbe rappresentare un passo importante per rafforzare il dialogo e la collaborazione con gli altri membri dell’industria automobilistica europea.
Sul fronte occupazionale, la situazione appare molto critica, soprattutto per lo stabilimento di Melfi, dove sono stati annunciati 90 licenziamenti collettivi da parte di Teknoservice srl e Logitech, fornitori di Stellantis. Questo provvedimento, che coinvolge 50 dipendenti di Logitech e 40 di Teknoservice, è legato alla decisione di Stellantis di cessare tutti i contratti con le aziende a partire dal 31 dicembre. Licenziamenti simili interessano anche altri stabilimenti, come quelli di Pomigliano d’Arco, Mirafiori e Piedimonte San Germano.
Antonio Cefola, segretario della Uiltrasporti Basilicata, ha denunciato la situazione definendo i licenziamenti “inaccettabili”. “Chiediamo che la procedura sia bloccata immediatamente”, ha dichiarato. Cefola ha sottolineato la necessità che Stellantis si assuma le proprie responsabilità attraverso un piano industriale capace di garantire l’occupazione e il futuro delle aziende dell’indotto.
Il malcontento tra i lavoratori è evidente. Presidi e manifestazioni si stanno svolgendo davanti ai cancelli dello stabilimento di Melfi, mentre le organizzazioni sindacali si preparano alla riunione del 10 dicembre con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Il Ministro deve proporre soluzioni concrete per evitare una catastrofe occupazionale”, ha ribadito Cefola.