Il Manifesto del buon lavoro punta a migliorare occupazione, produttività e benessere con formazione, welfare e flessibilità.
Il presidente della Compagnia delle Opere, Andrea Dellabianca, ha recentemente presentato il Manifesto del buon lavoro al Senato e, successivamente, in Commissione Bilancio alla Camera. Questo documento propone una riflessione collettiva per affrontare le sfide del mondo del lavoro, coinvolgendo imprese, associazioni e istituzioni. “L’ambizione è quella di costruire una sinergia per migliorare il lavoro e superare il paradosso di un alto tasso di occupazione, ma una generale insoddisfazione”, ha dichiarato Dellabianca, annunciando un ciclo di incontri territoriali e un approfondimento al prossimo Meeting di Rimini.
Tra i problemi evidenziati, spicca l’aumento del 18% delle malattie professionali legate a disturbi psichici nel 2024 rispetto al 2023, causato da climi lavorativi deteriorati, scarsa partecipazione, divario salariale e difficoltà a bilanciare vita lavorativa e familiare. Questi temi, sostiene Dellabianca, devono entrare in un dibattito ampio e strutturato.
Un cambio di paradigma emerge nel rapporto tra aziende e candidati. “Oggi i giovani chiedono all’impresa quali siano i suoi valori e a cosa stanno contribuendo”, ha osservato Dellabianca, interpretandolo come un segnale positivo. Per aumentare la produttività, il Manifesto pone al centro la persona, promuovendo un’economia sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche umano.
Dellabianca sottolinea l’importanza della formazione continua e del legame tra imprese e istruzione, valorizzando strumenti come gli ITS e il nuovo istituto tecnico 4+2. Un esempio virtuoso è un corso per saldatori, in cui un mestiere tradizionale è stato reso stimolante mostrando la creazione di prodotti unici e innovativi.
Infine, il Manifesto suggerisce interventi come l’abbassamento della tassazione sul lavoro e incentivi per la formazione aziendale. A questi si aggiunge la necessità di ampliare il sistema di welfare, includendo contributi per l’abitazione e soluzioni innovative come smart working e settimana corta, essenziali per migliorare soddisfazione e produttività. “Le persone devono organizzare il lavoro nella loro vita per essere più produttive e felici”, ha concluso Dellabianca.