Emergenza Xylella in Puglia: agricoltori senza ristori

In Puglia 6.000 aziende attendono i fondi bloccati per i danni della Xylella, mentre la produzione crolla del 90%.

La questione Xylella in Puglia continua a destare forti preoccupazioni. Da oltre 11 anni, il batterio devasta gli ulivi della regione, pilastro della produzione di olio in Italia. A riaccendere la protesta è il mancato arrivo dei 78 milioni di euro stanziati nel 2020 dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola, ideato dall’allora ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova. Nonostante le promesse, questi fondi non sono mai arrivati agli agricoltori colpiti.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha recentemente denunciato questa grave situazione, sottolineando anche l’assenza di un commissario straordinario per l’emergenza Xylella, un ruolo vacante dal 2015 dopo le dimissioni del generale Giovanni Silletti. La deputata del Movimento 5 Stelle, Patty L’Abbate, ha quindi presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Agricoltura, evidenziando come circa 6.000 aziende pugliesi attendano ancora i ristori economici previsti.

Dei 78 milioni promessi, 52 erano stati assegnati per il 2020 e 26 per il 2021, ma la burocrazia ha bloccato la distribuzione delle risorse, creando un conflitto tra il governo centrale e la Regione Puglia. Anche se parte dei 300 milioni complessivi previsti dal piano sono stati utilizzati per ricerca, riconversione degli impianti e buone pratiche agricole, il nodo dei ristori rimane irrisolto. I fondi risultano “impegnati” ma non distribuiti, lasciando migliaia di agricoltori senza supporto.

Nel frattempo, il batterio ha distrutto il 40% degli ulivi pugliesi, con 21 milioni di alberi persi e una produzione crollata del 90% nel Leccese. I danni totali, diretti e indiretti, ammontano a circa 1,5 miliardi di euro. David Granieri, presidente di Unaprol e vicepresidente di Coldiretti, ha dichiarato che servirebbe un nuovo piano strategico per affrontare la crisi, paragonandola a un terremoto e auspicando la nomina di un nuovo commissario straordinario.

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