Nuova prestazione universale per anziani over 80 con disabilità gravissima. Contributo fino a 1.381€ al mese, ma con requisiti rigidi.
La nuova prestazione universale per anziani non autosufficienti over 80 rappresenta un importante sostegno, ma con criteri di accesso molto selettivi. Questa misura, attiva dal 2 gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2026, prevede un contributo mensile di 1.381 euro, composto da una quota fissa e una quota integrativa, riservata a chi possiede determinati requisiti sanitari e sociali.
In cosa consiste il contributo
Introdotta nell’ambito della riforma delle politiche per gli anziani prevista dal Pnrr (legge 33/2023 e Dlgs 29/2024), la misura ha l’obiettivo di migliorare i servizi di assistenza domiciliare e ridurre i ricoveri in istituto. Secondo le istruzioni operative dell’Inps (messaggio 4490/2023), il contributo si articola in:
- Una quota fissa di 531,76 euro mensili, corrispondente all’indennità di accompagnamento, destinata ai 1,88 milioni di beneficiari già esistenti.
- Una quota integrativa di 850 euro mensili, per coprire i costi di assistenti familiari regolarmente assunti o di servizi forniti da imprese specializzate nell’assistenza.
Requisiti sanitari e sociali
Per accedere alla prestazione, è necessario:
- Avere almeno 80 anni e una disabilità gravissima, come stato di coma, dipendenza da ventilazione assistita, gravi demenze o necessità di assistenza continua.
- Soddisfare requisiti sociali, valutati in base a un sistema a punti che tiene conto delle condizioni del nucleo familiare. Ad esempio, l’assenza di una badante dà diritto a 2 punti. Il minimo richiesto per accedere è 8 punti.
Requisiti economici
L’Isee del richiedente non deve superare i 6.000 euro, una soglia molto bassa che limita il numero di possibili beneficiari: solo il 34% delle famiglie con disabili ha un Isee inferiore a questa cifra.
Utilizzo dell’assegno
La quota integrativa deve essere destinata a remunerare assistenti familiari o servizi specifici. Qualora l’importo venga usato in modo improprio, l’Inps può revocarlo, mantenendo però l’indennità di accompagnamento.
Domanda e procedura
La richiesta va presentata tramite il portale Inps usando lo Spid o con l’aiuto di un patronato. L’Inps dispone di 30 giorni per rispondere, valutando sia i requisiti sanitari sia quelli sociali. La prestazione è sperimentale e vincolata al mantenimento dei requisiti per tutta la sua durata.