Antidumping UE: dazi su legno cinese e tutela industria

L’UE introduce dazi sui pavimenti e compensati cinesi in ottica antidumping, al fine di tutelare l’industria europea.

L’industria europea del legno accoglie con favore le recenti misure antidumping decise UE, che si aggiungono alla proroga dei dazi sull’importazione di legno compensato di betulla dalla Russia, ora estesi anche a Kazakhstan e Turchia. Tra queste, spiccano due interventi rivolti alla Cina: il primo riguarda i pavimenti in legno, mentre il secondo coinvolge il compensato di latifoglie.

Dal 16 gennaio 2024, un dazio tra il 42,3% e il 49,2% sarà applicato ai pavimenti in legno di origine cinese, misura che diverrà definitiva per 5 anni a partire da luglio. Questa decisione segue le verifiche richieste da Fep (Federazione Europea dei Produttori di Pavimenti in Legno) e da altre aziende del settore, a fronte di un crescente squilibrio nei prezzi negli ultimi due anni. In parallelo, la UE ha avviato un’indagine sul dumping nel compensato di latifoglie, grazie alle segnalazioni del Greenwood Consortium, che riunisce i maggiori produttori europei. Qualora le verifiche confermino pratiche scorrette, da maggio o giugno 2024 potrebbe essere introdotto un dazio temporaneo, applicabile retroattivamente fino a nove mesi prima dell’imposizione definitiva.

Nicoletta Azzi, membro di Assopannelli di FederlegnoArredo, sottolinea che i dazi non rappresentano una soluzione strutturale alla perdita di competitività, ma possono contrastare le distorsioni di mercato. Infatti, le aziende europee rispettano standard rigorosi di qualità, sicurezza e sostenibilità, che comportano costi significativi, mentre i produttori extra-UE spesso operano senza simili vincoli.

La misura sui pavimenti è stata motivata dall’enorme differenza di prezzi riscontrata: tra il 2021 e il 2022, i prezzi dei pavimenti cinesi sono aumentati del 15-20%, mentre quelli europei hanno subito incrementi fino al 60%, generando un evidente squilibrio competitivo.

Queste misure antidumping non solo difendono le imprese europee, ma promuovono anche una concorrenza più leale e una maggiore tutela dei consumatori. Secondo Lorenzo Onofri, presidente di Fep, il solo annuncio dei dazi ha già portato a un riequilibrio dei prezzi, con listini cinesi che si stanno allineando a quelli europei. «Non chiediamo protezionismo, ma trasparenza e giustizia», ha concluso Onofri.

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