Avon dichiara bancarotta per cause legali sul talco

Avon Products si unisce ad altre aziende, dichiarando bancarotta per gestire le cause legali sui prodotti al talco contenenti amianto.

Avon Products, noto marchio di bellezza, ha recentemente dichiarato bancarotta per gestire le numerose cause legali legate ai suoi prodotti a base di talco, accusati di contenere amianto, una sostanza cancerogena. Questo evento rappresenta l’ultimo sviluppo in una serie di azioni simili intraprese da altre aziende coinvolte in controversie legali riguardanti il talco, come Johnson & Johnson e diversi fornitori di talco, tra cui Imerys Talc America e Cyprus Mines.

Nonostante Avon abbia venduto la sua attività in Nord America nel 2016, continua a essere responsabile dei debiti e delle problematiche legali connesse ai suoi prodotti a base di talco. La prima causa legale che l’azienda ha dovuto affrontare risale al 2010, ma il numero delle controversie è aumentato notevolmente nel tempo. Oggi, Avon si trova di fronte a 386 cause legali ancora pendenti. La decisione di dichiarare bancarotta è stata spiegata dal responsabile della ristrutturazione dell’azienda, Philip Gund, attraverso una dichiarazione presentata al tribunale fallimentare degli Stati Uniti nel Delaware.

La bancarotta è stata utilizzata in passato come strategia da altre aziende che si sono trovate ad affrontare situazioni simili. Johnson & Johnson, ad esempio, ha seguito lo stesso percorso per affrontare le accuse sui suoi prodotti a base di talco. Anche i principali fornitori di talco, come Whittaker, Clark & Daniels e Barretts Minerals, sono ricorsi alla bancarotta per gestire le richieste di risarcimento danni legate alla presenza di amianto nei loro prodotti.

L’obiettivo principale di Avon è ora quello di risolvere le controversie legali nel modo più efficace possibile attraverso la procedura di bancarotta, cercando di ridurre al minimo i danni finanziari e di proteggere il proprio futuro aziendale. Tuttavia, questa situazione mette in luce un problema più ampio nell’industria della bellezza e della cura personale, in cui la sicurezza dei prodotti è diventata una questione critica per i consumatori e per le aziende stesse.

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