Debito storico minaccia il polo industriale di Termini

L’incubatore di imprese di Termini Imerese rischia di chiudere per un debito di 11 anni fa, mettendo a rischio investimenti e posti di lavoro.

Il progetto di rilancio dell’area industriale di Termini Imerese rischia di essere compromesso da un debito di 11 anni fa contratto dal Consorzio Asi di Palermo nei confronti di Amia, la società dei rifiuti del Comune di Palermo, entrambe attualmente in liquidazione. L’area ospita oggi un incubatore d’impresa in cui Invitalia ha investito oltre 3,5 milioni di euro e che è gestito dal Polo Meccatronica Valley, un insieme di imprese meccatroniche che hanno dato vita a un polo produttivo. Tuttavia, un procedimento esecutivo ha portato alla nomina di un custode giudiziario dell’immobile, rendendo incerto il futuro del polo e delle numerose imprese coinvolte. Il debito del Consorzio Asi nei confronti di Amia, originariamente di 100mila euro, è salito fino a 300mila euro e ha portato al pignoramento del suolo su cui sorge l’incubatore.

Antonello Mineo, presidente del Polo Meccatronica, ha espresso preoccupazione per le conseguenze di questo debito storico, che rischia di mandare in fumo anni di investimenti e iniziative destinate a sviluppare nuove imprese e a coinvolgere studenti e giovani imprenditori. Ha sottolineato come, in assenza di una riforma per salvare gli immobili del Consorzio Asi, la situazione sia critica. Il polo potrebbe essere costretto a trasferire altrove il proprio progetto da 2 milioni di euro, finanziato dal Cluster Sicilia.

Invitalia, tramite una convenzione valida fino al 2030, ha affidato la gestione del complesso a Polo Meccatronica e ha chiarito di essere estranea al debito del Consorzio Asi, specificando che il pignoramento non dovrebbe intaccare la concessione, né interrompere le attività. Tuttavia, Invitalia ha avviato azioni per monitorare la situazione e proteggere l’investimento.

La struttura, realizzata nel 2004 grazie a fondi ministeriali e ristrutturata da Invitalia, aveva conosciuto un nuovo sviluppo dal 2021 grazie alla gestione di oltre 80 imprese che vi hanno attivato servizi di mentoring e supporto. L’avvocato Daniele Vecchio, legale del Polo Meccatronica, ha sottolineato come sia necessario chiarire la situazione legale, riservandosi azioni volte a tutelare la Rete e gli investimenti fatti.

Intanto, il ministro Adolfo Urso ha incontrato Ross Pelligra di Pelligra Italia Holding per confermare l’impegno verso la riqualificazione dello stabilimento ex Blutec di Termini Imerese. La riqualificazione punta a creare un polo manifatturiero e a garantire la formazione di 350 lavoratori, con l’avvio delle attività previste per novembre.

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