Dexelance cresce nel 2024 e punta ai mercati esteri

Dexelance chiude il 2024 con ricavi a 320 mln €, cresce negli USA e Medio Oriente e rafforza la rete distributiva.

Il gruppo Dexelance, specializzato in arredamento e design di alta gamma, ha registrato una crescita del fatturato del 3% nel 2024, raggiungendo circa 320 milioni di euro. Un risultato positivo, considerando che il settore del lusso ha subito un calo globale del 2% per il secondo anno consecutivo. Dopo un 2023 record con 311 milioni di euro di ricavi (+16,6%), trainato dal comparto residenziale, nel 2024 la spinta è arrivata soprattutto dal segmento del Luxury contract, in particolare dalle aziende Cenacchi e Modar, che hanno mostrato una crescita significativa.

Il CEO Andrea Sasso ha sottolineato che, nonostante le difficoltà economiche globali, Dexelance ha mantenuto una forte generazione di cassa, chiudendo l’anno con liquidità netta positiva. Inoltre, il gruppo ha consolidato la propria posizione di mercato, superando la performance media del settore.

Tendenze del mercato del lusso e prospettive future

Il mercato dell’alto di gamma, pur in calo rispetto al picco del 2022 (53 miliardi di euro), ha comunque raggiunto i 51 miliardi nel 2024, ben sopra i 38 miliardi del 2019. Secondo le previsioni di Bain&Company, si stima che entro il 2026 il settore possa toccare i 60 miliardi di euro. Tuttavia, il 2025 sarà ancora un anno di assestamento, con un andamento stabile ma senza grandi crescite.

Espansione internazionale: USA in testa, Medio Oriente in crescita

A livello geografico, alcuni mercati tradizionali come Francia e Germania hanno mostrato segnali di sofferenza, mentre il mercato statunitense, che pesa per il 22% del fatturato del gruppo, è in espansione. Nonostante le possibili misure protezionistiche annunciate da Donald Trump, Dexelance prevede di continuare a crescere negli USA, dove ha recentemente aperto nuovi showroom a New York per i marchi Groppi, Gervasoni e Meridiani.

Anche il Medio Oriente sta diventando sempre più rilevante per il gruppo, con una crescita delle vendite negli Emirati Arabi Uniti (5% del fatturato) e in Arabia Saudita (4%). La Cina, pur segnando un rallentamento generale nel settore, ha mantenuto una quota stabile del 4% dei ricavi per Dexelance.

Un anno di rebranding e consolidamento

Il 2024 ha segnato il rebranding del gruppo, che ha abbandonato il nome Italian Design Brands per adottare il marchio Dexelance. Inoltre, il gruppo ha investito nel rafforzamento della rete distributiva, che oggi conta 9 negozi monomarca di proprietà, 45 showroom gestiti da terzi e 4.500 retailer partner in tutto il mondo.

Sul fronte delle acquisizioni, il gruppo ha adottato una strategia più cauta: «Abbiamo un portafoglio completo con 11 società, quindi non siamo alla ricerca ossessiva di nuove acquisizioni», ha spiegato Sasso. Tuttavia, il CEO ha lasciato aperta la possibilità di un’operazione nel 2025, qualora si presentasse l’opportunità giusta.

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