Export in calo nel G20, importazioni in crescita

Nel secondo trimestre 2024, le esportazioni calano nei paesi del G20, mentre le importazioni mostrano segni di ripresa, trainate da USA e UK.

Nel secondo trimestre del 2024, le esportazioni di merci nei paesi del G20 hanno subito una diminuzione, mentre le importazioni sono cresciute, secondo quanto riferito dall’Ocse. Questo trend segnala un cambiamento nel commercio internazionale, in quanto il rallentamento delle esportazioni è stato particolarmente marcato rispetto al trimestre precedente. Infatti, il tasso di crescita dell’export è passato dall’1,7% del primo trimestre al -0,04% nel secondo trimestre.

Il fattore principale di questo calo è stato il declino dell’export proveniente dall’Unione Europea, che ha inciso significativamente sulle cifre complessive. La riduzione delle esportazioni europee è probabilmente legata a una combinazione di fattori economici globali, tra cui la fluttuazione della domanda globale e le tensioni geopolitiche, che hanno contribuito a rallentare la crescita del commercio estero.

Sul fronte delle importazioni, il trend è stato opposto. Dopo sette trimestri consecutivi di crescita negativa, finalmente si registra una ripresa, con un aumento dell’1,2% nel secondo trimestre del 2024. Questo incremento delle importazioni è stato trainato principalmente dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, che hanno mostrato una forte domanda di beni provenienti dall’estero, contribuendo a un aumento significativo delle importazioni globali.

In parallelo, si è verificato un rallentamento anche nelle esportazioni e importazioni dei servizi. Tra i primi due trimestri dell’anno, l’export di servizi è passato dal 3,4% all’1,9%, mentre l’import di servizi è sceso dal 3,7% all’1,1%. Questo calo, sia nel settore dei beni che dei servizi, suggerisce un rallentamento complessivo del commercio globale nel 2024, soprattutto in relazione a quei paesi che tradizionalmente hanno giocato un ruolo dominante nel mercato internazionale.

L’Ocse, nella sua analisi, ha indicato che queste variazioni riflettono l’incertezza che domina l’economia mondiale e l’impatto delle politiche monetarie e commerciali adottate dalle principali economie. La debolezza delle esportazioni europee, in particolare, risulta essere un segnale preoccupante per il commercio globale, dato che l’Unione Europea è uno dei maggiori esportatori al mondo. Tuttavia, la ripresa delle importazioni potrebbe indicare una rinnovata fiducia nei mercati interni di alcuni paesi, in particolare gli Stati Uniti e il Regno Unito.

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