La Doria: leader globale nei 70 anni di innovazione

La Doria, da piccola fabbrica ad Angri a leader mondiale nelle conserve vegetali, con un fatturato di 1,2 miliardi nel 2023.

La Doria S.p.A. rappresenta un esempio emblematico di crescita e trasformazione, passando da piccola fabbrica di trasformazione del pomodoro a leader globale nel settore delle conserve vegetali. Con un fatturato che nel 2023 ha superato 1,2 miliardi di euro, l’azienda, nata ad Angri nel 1954, esporta oggi in circa 60 Paesi. I suoi 70 anni di storia sono segnati da innovazione, diversificazione e un forte impegno per le persone e l’ambiente.

L’azienda fu fondata da Diodato Ferraioli e Anna La Mura, inizialmente focalizzata sulla trasformazione del pomodoro. Negli anni, ha superato sfide significative, come la crisi del settore conserviero negli anni ’80 e il terremoto che colpì duramente le strutture produttive. «Ogni crisi è stata affrontata con determinazione e trasformata in opportunità di crescita», sottolinea Antonio Ferraioli, amministratore delegato.

Una tappa fondamentale è stata la quotazione in Borsa nel 1995, un evento che ha permesso all’azienda di consolidarsi a livello internazionale. La Doria è stata la prima società del Sud Italia a compiere questo passo, accelerando il suo percorso di espansione.

Nel 2022, il gruppo Investindustrial ha acquisito la maggioranza dell’azienda, con la famiglia Ferraioli che mantiene una partecipazione di minoranza. Questo cambiamento ha avviato una nuova fase di crescita, con un rafforzamento della presenza internazionale e nuove ambizioni per il futuro.

Tra i risultati recenti spiccano l’acquisizione di Clas, specializzata in sughi pronti e pesto, e quella del ramo aziendale di Pastificio Di Martino, ora La Doria Pasta PL. Questi traguardi hanno ampliato il portafoglio prodotti, includendo anche la produzione diretta di pasta.

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