I 54 lavoratori Trasnova di Pomigliano chiedono giustizia: “Vogliamo lavoro e dignità”. Incontro cruciale al MIMIT con Stellantis.
Questa mattina, i lavoratori della Trasnova hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere un intervento che possa salvaguardare i loro posti di lavoro e garantire il futuro delle loro famiglie. La richiesta arriva in un momento cruciale: martedì, infatti, si terrà un incontro al MIMIT con Stellantis, dove si auspica che il Ministero presenti una proposta concreta per salvare attività e livelli occupazionali. A darne notizia sono Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli, e Mario Di Costanzo, responsabile del settore automotive Fiom Napoli.
Nella lettera, i 54 lavoratori della Trasnova descrivono il drammatico contesto in cui si trovano dopo la decisione di Stellantis di non rinnovare la commessa per lo stabilimento Gianbattista Vico di Pomigliano d’Arco. Questa scelta ha portato Trasnova a inviare lettere di licenziamento, lasciando i dipendenti senza certezze sul loro futuro a partire dal prossimo anno. Da giorni, i lavoratori hanno avviato un presidio permanente davanti ai sei ingressi della fabbrica, in segno di protesta contro una decisione che considerano profondamente ingiusta.
I lavoratori raccontano di essere sempre stati diligenti nel loro impiego, utilizzando i loro stipendi per mantenere le famiglie e costruire, passo dopo passo, un futuro, pur con grandi sacrifici. Con amarezza, sottolineano come dal 1° gennaio si ritroveranno disoccupati, costretti a cercare un nuovo lavoro in un contesto economico difficile, soprattutto nel Sud Italia. “Qualcuno già sta pensando di trasferirsi al Nord”, scrivono.
Concludono la lettera rivolgendosi direttamente al Presidente Mattarella, chiedendogli di rappresentarli e sostenerli: “Noi vogliamo solo lavorare e ritrovare quella serenità che ci è stata strappata. Chiediamo dignità e giustizia”.