Milano, capitale italiana delle startup innovative

Con 3.200 startup e PMI innovative, Milano guida l’innovazione italiana nonostante le sfide degli ultimi anni.

Milano si conferma come un terreno fertile per le imprese innovative, ospitando quasi 3.200 startup e PMI innovative, che rappresentano il 20% del totale italiano. Queste realtà generano un giro d’affari di 2,8 miliardi di euro, dimostrando il ruolo centrale della città nel panorama imprenditoriale nazionale. Tuttavia, l’ultimo biennio segna un’inversione di tendenza: il numero di imprese innovative è calato del 3,6% rispetto all’anno precedente e del 5% rispetto al 2022, seguendo un trend negativo che coinvolge anche la Lombardia (-4,7%) e l’intera Italia (-4,1%).

Nonostante il calo complessivo, si registrano dinamiche che riflettono una maggiore maturità dell’ecosistema. Da un lato, le startup sono diminuite di 205 unità nell’ultimo anno; dall’altro, le PMI innovative sono cresciute di 86 unità. Inoltre, si osserva una riduzione delle imprese partecipate solo da privati, mentre aumentano quelle con soci corporate e investitori finanziari. A Milano, le imprese innovative con soci corporate rappresentano il 42% del totale e contribuiscono al 52,5% del valore della produzione, una quota significativamente più alta rispetto alla media nazionale.

Un ulteriore segnale positivo è l’aumento del numero di investitori corporate, che nel 2023 ha raggiunto le 1.146 unità, registrando una crescita del 18,5%. Questo rafforza Milano e la Lombardia come punti di riferimento per l’innovazione in Italia. Come sottolinea Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, “Milano resta un modello di competitività, ma è necessario potenziare il Venture Capital, attrarre capitali esteri e favorire l’integrazione tra startup e imprese consolidate del ‘Made in Italy’”.

Guardando al lungo termine, l’analisi sulle startup attive dal 2012 mostra che oltre 4.450 imprese innovative hanno creato 14mila posti di lavoro. Tra queste, spiccano 40 “gazzelle”, aziende capaci di crescere a ritmi superiori al 20% nei primi anni di attività. Questi dati evidenziano l’importanza di sostenere l’ecosistema locale per affrontare un contesto sempre più competitivo e globale.

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