L’insoddisfazione lavorativa in Italia frena la produttività. Leadership e ascolto i punti chiave per invertire il trend.
La soddisfazione lavorativa non è solo una questione di benessere individuale, ma un tema cruciale per la produttività aziendale. In Italia, però, questo aspetto viene spesso sottovalutato. Secondo Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia, il quadro è allarmante: solo il 43% dei dipendenti italiani considera la propria azienda un ottimo luogo di lavoro, un dato che colloca il Paese all’ultimo posto in Europa, dietro a nazioni come Cipro (53%) e Grecia (44%).
L’indice medio di soddisfazione lavorativa in Europa si attesta al 59%, ben 16 punti sopra l’Italia. La causa principale è la scarsa attenzione da parte dei manager: meno del 50% dei responsabili valorizza le idee e l’impegno dei collaboratori. Secondo Zollo, tra i fattori che influenzano il benessere lavorativo ci sono il rispetto, l’equilibrio vita-lavoro, la sicurezza psicologica, la coerenza della leadership e una retribuzione equa.
Per migliorare, servono due elementi chiave: un ascolto attivo delle esigenze dei dipendenti e un cambiamento nello stile di leadership. In Italia, poche aziende effettuano analisi di clima organizzativo, e il modello di leadership tradizionale, basato sul controllo, non è più efficace, soprattutto con i giovani talenti che spesso lasciano il Paese. Entro il 2040, il 34% della forza lavoro avrà più di 50 anni, rendendo i giovani sempre più decisivi nelle scelte lavorative.
Il rapporto evidenzia che il modello di leadership basato sulla fiducia, con componenti come credibilità, equità e rispetto, è associato a risultati migliori. Tuttavia, in Italia, solo il 44% dei collaboratori si fida dei propri leader, contro una media europea del 55%. I Paesi nordici, come Danimarca e Norvegia, guidano la classifica con tassi di soddisfazione oltre il 70%, mentre l’Italia rimane in fondo.
Le principali cause di insoddisfazione includono la mancanza di apprezzamento, retribuzioni non adeguate e favoritismi nelle promozioni. È evidente che la produttività aziendale passa anche dalla capacità dei leader di conquistare la fiducia dei propri collaboratori, un aspetto su cui l’Italia deve investire urgentemente.