Il settore dell’illuminotecnica punta su sorveglianza di mercato, formazione e innovazione per competere contro la concorrenza sleale.
La sorveglianza di mercato è cruciale per il settore illuminotecnico, soprattutto in un momento di difficile ripresa economica. L’assemblea di Assil (Associazione Nazionale dei Produttori di Illuminazione) ha portato all’attenzione dati preoccupanti emersi da un’indagine di Lighting Europe: il 71% dei prodotti di illuminazione venduti online in Europa non rispetta gli standard di qualità richiesti, mentre il 95% manca delle certificazioni obbligatorie come WEEE e CE. Questi prodotti, spesso provenienti da Paesi extra UE, rappresentano una minaccia per la sicurezza dei consumatori e la sostenibilità ambientale, oltre a danneggiare la competitività delle imprese europee.
Le aziende italiane ed europee investono ingenti risorse in ricerca, innovazione e formazione per garantire elevati standard di qualità, affrontando una competizione che usa il prezzo come leva principale. Innovazione e digitalizzazione, quindi, diventano strategie fondamentali per mantenere competitività in un mercato sempre più sfidante.
Nonostante le difficoltà, il settore illuminotecnico ha registrato segnali di ripresa nei primi nove mesi del 2024: la produzione industriale è cresciuta del 10,3% su base annua, anche se il fatturato complessivo ha subito una contrazione del 6,7%, penalizzato dalla debolezza del mercato interno.
Durante l’assemblea, il sottosegretario Massimo Bitonci ha ribadito che la sicurezza dei prodotti e la conformità agli standard europei sono priorità, fondamentali non solo per tutelare i consumatori, ma anche per garantire un mercato equo. Il presidente di Assil, Carlo Comandini, ha sottolineato l’importanza di stabilire regole di mercato certe e promuovere una competizione leale. Per questo è necessaria una collaborazione tra produttori, istituzioni e autorità come Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza e Mimit.
Un altro pilastro su cui puntare è la formazione tecnica, ritenuta essenziale per supportare la qualità e l’innovazione. In questa direzione si inserisce il progetto IMQ Open Farm, un’iniziativa di formazione basata sul “learning by doing” per creare esperti in conformità normativa e potenziare le competenze tecniche nel settore elettrico ed elettronico.