Stellantis, sfide industriali e futuro in Italia

Stellantis punta su Mirafiori, Pomigliano e Termoli per il futuro della produzione di auto e batterie in Italia.

Le sfide industriali per Stellantis in Italia si concentrano su due questioni cruciali: mantenere la produzione di modelli di massa e confermare la fabbrica di batterie nella attuale sede di Termoli. Questi temi saranno al centro del prossimo tavolo ministeriale sull’automotive, ma le soluzioni potrebbero non arrivare a breve, bensì nei prossimi mesi. Jean Philippe Imparato, CEO di Stellantis per l’Europa, ha dichiarato che l’Italia avrà sicuramente un ruolo importante nella produzione di veicoli di segmento B, ma ha anche preso tempo sulla possibilità di portare la nuova piattaforma Stellantis Small nel paese. Mirafiori, oltre a Pomigliano, potrebbe essere uno dei siti destinati a questa produzione, con aggiornamenti previsti per il 17 dicembre a Roma.

Attualmente, lo stabilimento di Mirafiori sta attraversando una fase difficile, con 18 anni consecutivi di ammortizzatori sociali e l’accordo sul contratto di solidarietà che durerà fino alla prossima estate. La produzione della Fiat 500, seppur simbolo dell’azienda, sta affrontando una fase di declino con solo 20.000 unità prodotte fino a settembre. Per risollevare la situazione, Stellantis ha in programma un “technical refresh” per la versione BEV della 500, prevista per il 2027, con l’intento di ridurre i costi di produzione del 50%. In parallelo, la nuova Fiat 500 ibrida dovrebbe entrare in produzione nel novembre prossimo, con una previsione di 100.000 unità annuali.

Riguardo Pomigliano, lo stabilimento continuerà ad essere la “casa” della Panda, con il 60% della produzione italiana di Stellantis garantita dalla città. La Panda ha registrato una crescita significativa nel 2023, con un aumento del 17% nelle vendite. Il futuro della Panda è assicurato a Pomigliano fino al 2029, ma Stellantis punta anche a sviluppare la Panda del futuro in questo stabilimento.

Infine, il progetto della gigafactory italiana, inizialmente previsto a Termoli, è stato messo in stand-by, ma resta cruciale per la riconversione della fabbrica di motori. Con la fine della produzione del motore Fire prevista per il prossimo anno, la trasformazione dello stabilimento in un polo per la produzione di batterie è un tassello fondamentale per il futuro dell’automotive in Italia.

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